La rete delle associazioni culturali, sportive, di volontariato, di categoria e di promozione sociale che innerva il territorio di Valenzano rappresenta una preziosa e insostituibile risorsa immateriale.
Allo stesso modo, un fondamentale volano di crescita per la comunità è costituito dal ciclo di eventi culturali, spettacolari, enogastronomici e religiosi, che scandiscono il tempo della collettività, dandogli un senso e una direzione.
Purtroppo questi elementi, fondamentali per la tenuta del tessuto connettivo della comunità, sono stati aggrediti e intaccati dai duri contraccolpi del periodo pandemico e delle misure di lockdown.
La passata Amministrazione si è impegnata, non appena l’allentamento dei provvedimenti anticovid lo ha consentito, a garantire una ripresa sicura e ordinata delle manifestazioni laiche e religiose, sia per accompagnare la comunità di Valenzano nel percorso di uscita dalla crisi pandemica e di riscoperta delle normali relazioni che sorreggono la convivenza civile, sia per assicurare la necessaria vicinanza e l’opportuno sostegno alle associazioni e alle realtà organizzate messe in crisi dal periodo dell’emergenza.
Intendiamo lavorare ad un piano strategico della cultura che definisca obiettivi a breve, medio e lungo termine, priorità, eventi e tradizioni da tutelare e sviluppare, che costituisca uno strumento di programmazione non solo per l’Amministrazione Comunale ma anche per gli operatori che si spendono per il rilancio culturale del territorio.
Il mondo della cultura deve rivolgersi anche ai meno giovani e per questo oltre alla riapertura del centro anziani come luogo di aggregazione dove poter organizzare attività specifiche, ci proponiamo di favorire la riattivazione dell’Università della Terza Età.
Abbiamo garantito il doveroso supporto a manifestazioni che definiscono l’identità storica del paese, come le celebrazioni della Settimana Santa, la Festa Patronale, la Fiera del Primo Novembre. Intendiamo lavorare ad un coordinamento con Chiesa e proprietari dei Misteri per inserire i riti della Settimana Santa in un discorso di promozione turistica della Città di Valenzano.
Un paese vivo è l’obiettivo che ci proponiamo e per cui vogliamo lavorare. Un paese in cui cultura e sport trovino la loro giusta dimensione. Sappiamo che abbiamo chiesto al mondo sportivo un sacrificio enorme a causa della pandemia e della destinazione di una struttura fondamentale come il Palazzetto dello Sport. Lavoreremo per il rilancio del settore tramite la sistemazione delle strutture ed un programma di attività che permettano a tutti di praticare attività sportiva. A tal fine molte aree pubbliche saranno arricchite da strumenti per la pratica dello sport all’aperto, grazie a progetti già progettati e finanziati.
In generale, le parole d’ordine che hanno ispirato e che continueranno a ispirare la nostra azione su questi fronti sono quelle della condivisione e della partecipazione. Parole che per noi non sono slogan ma principi fondanti.
Da questo punto di vista, uno degli impegni che ci eravamo presi all’inizio della passata avventura amministrativa era quello dell’attivazione (o riattivazione) degli strumenti di partecipazione e di consultazione dei cittadini. Abbiamo dato seguito a questo impegno, approvando una serie di regolamenti che, finalmente, permettono di dare concretezza e attuazione alla sezione dello Statuto Comunale dedicata a partecipazione e decentramento.
In particolare, abbiamo regolamentato il funzionamento dei Forum Territoriali e delle Consulte Tematiche, istituti strategici sia per garantire costanti e corretti percorsi di consultazione delle realtà associative e organizzate, sia per stimolare i cittadini a partecipare attivamente ai fondamentali processi decisionali che indirizzano la vita della comunità, consentendo loro di svolgere funzioni di controllo, di proposta, di pungolo nei confronti dell’Amministrazione. In questo modo abbiamo voluto innescare meccanismi virtuosi che riducessero la distanza fra il palazzo e la piazza. Si tratta ora di dare seguito e pienezza attuativa a questi regolamenti.
Uno strumento che potrà consentirci di andare incontro alle esigenze delle realtà organizzate, associative e di volontariato che animano la nostra comunità è quello del riutilizzo sociale dei beni e delle strutture collegate alla criminalità organizzata. Su questo fronte è nostra ferma intenzione riprendere il percorso dei bandi.